Catania, 2 Maggio 2025 – I fumatori che smettono, sia completamente sia passando ad alternative come sigarette elettroniche o prodotti a tabacco riscaldato, riportano significativamente meno sintomi respiratori rispetto a chi continua a fumare. È quanto emerge da un nuovo studio condotto dal CoEHAR (Centro di Eccellenza per l’Accelerazione della Riduzione del Danno) dell’Università di Catania.
«Passare dalle sigarette a prodotti alternativi a rischio ridotto, come le e-cigarette e i dispositivi a tabacco riscaldato, può portare a un reale miglioramento dei sintomi respiratori», ha dichiarato il prof. Pasquale Caponnetto, autore principale dello studio. «Si tratta di un passaggio fondamentale nelle strategie di riduzione del danno da tabacco.»
Tra gli ex fumatori, coloro che utilizzano prodotti senza combustione hanno riportato livelli di sintomi respiratori comparabili a quelli dei non fumatori. I risultati suggeriscono che tali alternative non peggiorano la salute respiratoria quando vengono utilizzate in sostituzione delle sigarette convenzionali.
Un elemento chiave dello studio è stata la validazione della versione italiana della Respiratory Symptom Experience Scale (IT-RSES), uno strumento clinico sensibile progettato per rilevare precocemente segnali di difficoltà respiratorie nei fumatori. «Fino ad oggi, non esisteva uno strumento validato in italiano in grado di valutare sintomi respiratori sottili ma importanti nei fumatori», ha spiegato la co-autrice, dott.ssa Graziella Chiara Prezzavento. «L’IT-RSES colma questa lacuna e apre nuove prospettive per il monitoraggio clinico e la ricerca in sanità pubblica.»
«Questi risultati si aggiungono al crescente corpo di evidenze che dimostrano come smettere di fumare o passare a prodotti meno dannosi possa portare benefici misurabili per la salute, anche nel breve termine», ha aggiunto il prof. Riccardo Polosa, autore senior dello studio e fondatore del CoEHAR. «L’IT-RSES offre a clinici e ricercatori uno strumento fondamentale per monitorare in modo affidabile questi miglioramenti.»
Anche la collaborazione internazionale ha giocato un ruolo centrale nello studio, come sottolineato dal co-autore, il dott. Saul Shiffman dell’Università di Pittsburgh: «La versione italiana dell’RSES rispecchia le prestazioni dello strumento originale in lingua inglese, confermando che la valutazione dei sintomi respiratori è rilevante e applicabile in diverse lingue e culture. Si tratta di un passo importante verso una comparabilità internazionale nella ricerca.»
Lo studio rafforza ulteriormente il potenziale ruolo dei prodotti a base di nicotina senza combustione, come i dispositivi da svapo e il tabacco riscaldato, nel ridurre i rischi per la salute dei fumatori adulti, e sottolinea l’importanza di strumenti validati per misurare i risultati respiratori nel contesto della ricerca sulla riduzione del danno.