Il 59° Congresso Internazionale EUROTOX 2025, tenutosi presso il Megaron Athens International Conference Centre, ha riunito centinaia di ricercatori e professionisti della tossicologia provenienti da tutto il mondo, con un focus su rischi reali per la salute e strategie di sostenibilità. Tra i protagonisti anche il prof. Massimo Caruso e il dott. Giuseppe Carota, che hanno presentato i risultati di due studi condotti nell’ambito del progetto REPLICA, coordinato dal CoEHAR.

I due ricercatori hanno esposto altrettanti poster scientifici nella sessione dedicata a “In silico and in vitro methods”. Nello specifico, il dott. Carota ha presentato il poster dal titolo: “No Evidence of E-Cigarette Aerosol-Induced Cisplatin Resistance in Head and Neck Cancer Cells”. Si tratta di uno studio multicentrico che ha valutato, con approccio standardizzato in quattro laboratori internazionali, se l’esposizione ad aerosol di sigaretta elettronica potesse indurre resistenza al cisplatino in linee cellulari di carcinoma squamocellulare testa-collo. I risultati hanno mostrato che non vi sono evidenze di aumento della resistenza al chemioterapico a seguito dell’esposizione ad aerosol di e-cigarette, contribuendo a chiarire un tema di grande rilevanza oncologica e clinica.

Con il lavoro intitolato “Building Bridges in Tobacco Harm Reduction: A Global Interlaboratory Initiative for Standardized Smoke and Aerosol Exposure Assessment”, il prof. Caruso ha spiegato i risultati della collaborazione internazionale che ha coinvolto sette laboratori distribuiti tra Europa, Nord America, Medio Oriente e Asia. Obiettivo: validare protocolli condivisi per la valutazione tossicologica degli aerosol di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, introducendo sistemi di nicotine dosimetry come riferimento standardizzato. Questo approccio ha mostrato elevata riproducibilità tra laboratori, rafforzando la credibilità scientifica e regolatoria dei dati.
La partecipazione all’EUROTOX ha offerto l’opportunità di consolidare relazioni scientifiche con istituzioni accademiche di primo piano. Particolarmente apprezzata è stata la capacità del CoEHAR di coordinare una rete multicentrica internazionale, elemento che conferisce valore aggiunto ai progetti in corso e prospettive di nuove collaborazioni.
