Il Convegno vuole riportare l’attenzione sulla diagnosi e sulla gestione dell’ipercolesterolemia alla luce delle ultime Linee Guida prodotte dall’European Society of Cardiology (ESC) e dall’European Atherosclerosis Society (EAS) con maggiore attenzione alle tematiche innovative quali i fattori di rischio ambientali, incluso il fumo e il loro ruolo nella evoluzione dell’aterosclerosi.
SISA

Si terrà il prossimo 19 Settembre a Bari il convegno nazionale dedicato allo studio delle dislipidemie e promosso dalla SISA, Società Italiana per lo Studio dell’Arterosclerosi.

L’ipercolesterolemia è tra i fattori di rischio cardiovascolare di maggior rilievo, come evidenziato da diversi studi epidemiologici e di intervento che hanno messo in luce un rapporto quasi lineare tra questa dislipidemia, morbilità e mortalità cardiovascolare.

Il Convegno vuole riportare l’attenzione sulla diagnosi e sulla gestione dell’ipercolesterolemia alla luce delle ultime Linee Guida prodotte dall’European Society of Cardiology (ESC) e dall’European Atherosclerosis Society (EAS) con maggiore attenzione alle tematiche innovative quali i fattori di rischio ambientali, incluso il fumo e il loro ruolo nella evoluzione dell’aterosclerosi.

Tra i relatori, infatti, ci sarà anche il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, con un intervento sul fumo e l’incidenza sull’arteriosclerosi.

E’ risaputo che il fumo di sigaretta convenzionale provoca gravi danni al sistema endoteliale e può diventare una causa diretta dell’ipertensione e dell’arteriosclerosi. Considerati i danni del fumo di sigaretta convenzionale ed il fallimento delle attuali strategie antifumo, diversi studi hanno dimostrato, nonostante la retorica, che l’approccio alle strategie di riduzione del danno può portare benefici importanti ai pazienti affetti da queste patologie. Uno studio condotto di recente dai ricercatori di Replica ha addirittura dimostrato che passare a prodotti senza combustione riduce i danni vascolari e previene la possibilità di insorgere in malattie fumo correlate come l’arteriosclerosi e l’ipertensione” – ha spiegato il docente catanese.

A coordinare i lavori del convegno il Presidente Regionale SISA Puglia-Basilicata, prof. Piero Portincasa: “L’ultima sessione propone suggerimenti non farmacologici per la gestione del rischio cardiovascolare, tra cui stili di vita, attività fisica, nutraceutica e nutrizione e delle dislipidemie ed in particolare si discute della dieta mediterranea come stile di vita che nasce nel nostro territorio che va adottato ed esportato, dell’attività fisica che ci riporta a contatto con l’ambiente ed assume anche un significato ecologico e del possibile ruolo della nutraceutica”.

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