Catania, 28 Maggio 2021 – Il fumo di sigarette uccide più di otto milioni di persone ogni anno. Di queste, oltre l’80% vive in paesi a basso e medio reddito dove il peso delle malattie e delle morti legate all’uso di tabacco ha un bilancio più pesante proprio a causa della mancanza di alternative ed alla scarsa sensibilizzazione sui temi legati alla prevenzione e alla promozione di stili di vita sani. Secondo i dati ISTAT, in Italia – nonostante la diffusione capillare di numerosi Centri Antifumo e la possibilità di usufruire di consulenze gratuite da parte di esperti e psicologi comportamentali – ci sono ancora 10 milioni di fumatori abituali e più di 90 mila morti ogni anno per malattie fumo correlate.
“Sappiamo – ha spiegato il fondatore del Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo (CoEHAR), prof. Riccardo Polosa – che per chi non riesce a smettere di fumare da solo, passare a prodotti senza combustione permette di ridurre i danni fumo correlati. Anni di ricerche scientifiche hanno dimostrato che per alcuni soggetti affetti da particolari patologie (come diabete, ipertensione, obesità e schizofrenia) passare a strumenti a rischio ridotto consente di ridurre enormemente i danni legati all’abitudine al fumo di sigaretta convenzionale”.
Nonostante gli sforzi di attivisti e scienziati che negli anni hanno dedicato decine di studi all’implementazione di Politiche sulla Riduzione del danno da fumo, l’Italia resta ancora parecchio indietro rispetto a paesi come la Gran Bretagna, dove la promozione di strumenti alternativi al fumo (come le sigarette elettroniche) passa direttamente attraverso il sistema sanitario nazionale.
La scarsa informazione da parte dei legislatori, i dati scientifici spesso prodotti e diffusi senza seguire standard di riferimento e i pregiudizi nei confronti dei produttori rallentano la possibilità di offrire alternative meno rischiose ai fumatori italiani che non riescono a smettere.
Per la giornata del World No Tobacco Day – organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – il CoEHAR promuove un convegno rivolto ad un ampio pubblico per parlare di Riduzione del Danno da fumo. Il convegno, che si terrà in presenza dall’aula CAST, edificio 8 del Policlinico “G. Rodolico – S. Marco” di Catania, sarà trasmesso anche in diretta streaming dai canali social della Lega Italiana Anti Fumo. Il titolo è: “Covid e Fumo: strategie innovative per ridurre i danni correlati al fumo”, un momento di riflessione che sarà occasione anche per presentare i risultati dei progetti di ricerca che il CoEHAR sta conducendo in ambito internazionale. Un evento che vede anche la partecipazione del giornalista de “Le Iene”, Matteo Viviani, impegnato in una lunga intervista con il prof. Riccardo Polosa per rispondere alle domande sull’efficacia e la sicurezza delle sigarette elettroniche come strumenti utili per smettere di fumare.
Il CoEHAR, nato in senso al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania su iniziativa del prof. Polosa, è oggi il centro di ricerca più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche. Con più di 80 iscritti tra docenti ed esperti del settore, il Centro si avvale della collaborazione scientifica di più di 100 ricercatori in tutto il mondo. “Un network internazionale che ha dato a Catania il volto di capitale mondiale della ricerca antifumo” – ha detto il prof. Polosa.
Ad aprire i lavori della giornata il Sindaco della Città Metropolitana di Catania, Salvo Pogliese; il Delegato del Rettore al coordinamento della Terza Missione, Alessia Tricomi; il Direttore Generale dell’AOU Policlinico “G.Rodolico – S.Marco”, Gaetano Sirna; il Direttore CoEHAR, Giovanni Li Volti ed il Presidente LIAF Lega Italiana Anti Fumo, Ezio Campagna. Con loro anche il presidente UNICEF Italia, Carmela Pace.
Durante una giornata così importante come quella del No Tabacco Day, l’obiettivo rimane quello di combattere la disinformazione legata a questi temi e fornire ai fumatori strumenti e consigli utili per abbandonare definitivamente il tabagismo e adottare uno stile di vita sano.