La Notte Europea dei Ricercatori, edizione 2020, si è adattata alle circostanze, presentandosi in una veste interamente digitale, online il giorno 27 novembre. Ancora una volta il Coehar, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania, è stato parte dell’evento Sharper con un evento dedicato al racconto della sua attività di ricerca nel mondo.
Durante il talk dal titolo “Tra indipendenza e dipendenza: Harm Reduction”, Valeria Nicolosi, giornalista e capo del team di comunicazione del CoEHAR, ha intervistato il Prof. Pasquale Caponnetto, coordinatore del CPCT Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, docente dell’Università di Catania e autore di decine di studi sulla riduzione del danno da fumo.
Quali sono i consigli più efficaci per smettere di fumare? A che punto è la ricerca in questo settore? Di cosa si occupano i ricercatori del CoEHAR? Perché l’internazionalizzazione della ricerca sugli strumenti a rischio ridotto è cosi importante.
L’appuntamento annuale, promosso dalla Commissione Europea, vuole supportare lo sviluppo della ricerca scientifica e l’implementazione dei suoi risultati: mai come in questi mesi è stato così importante sostenere l’attività dei ricercatori di tutto il mondo.
Internazionalizzazione e innovazione sono gli assi su cui si basa l’attività di ricerca del CoEHAR ed è necessario che i risultati ottenuti vengano veicolati e presentati nella maniera più opportuna, garantendo così l’efficacia desiderata.