Attualmente impegnata nel suo tirocinio presso il laboratorio del prof. Massimo Caruso, co-project leader del progetto Replica, Chiara Giardina, grazie al lavoro condotto nei laboratori del CoEHAR a Catania, è riuscita a partecipare, e ad ottenere, la borsa di studio di KAC.
chiara giardina kac

Chiara Giardina, giovane studentessa dell’Università di Catania, vince il Tobacco Harm Reduction Scholarship Programme di KAC grazie a un progetto di ricerca sugli effetti del fumo di sigaretta e dell’aerosol dei prodotti di nuova generazione targato CoEHAR

L’attività del CoEHAR è sempre più sinonimo di eccellenza e internazionalità, grazie allo sviluppo di progetti di ricerca che consentono a giovani studenti e scienziati di affacciarsi sul panorama scientifico internazionale forti delle competenze e dei traguardi raggiunti dal centro di ricerca in questi ultimi anni.

Ne è un esempio il successo ottenuto dalla giovane studentessa di Biotecnologie Mediche dell’Università di Catania, Chiara Giardina, che è tra le vincitrici della borsa di studio del Tobacco Harm Reduction Scholarship Programme promosso da Knowledge Action Change (KAC).

Lanciato nel 2018, il programma ha avuto un impatto globale senza precedenti con ricercatori provenienti da tutto il mondo che hanno portato a termine una vasta gamma di progetti di successo.

Attualmente impegnata nel suo tirocinio presso il laboratorio del prof. Massimo Caruso, co-project leader del progetto Replica, Chiara Giardina, grazie al lavoro condotto nei laboratori del CoEHAR a Catania, è riuscita a partecipare, e ad ottenere, la borsa di studio di KAC.

“È un grandissimo onore. Si tratta di una borsa di studio della durata di un anno, che prevede di formare giovani divulgatori nell’ambito del THR per andare ad analizzare l’utilizzo di nuovi prodotti che possano sostituire le sigarette tradizionali e che possano risultare meno dannosi”.

Il progetto di Chiara Giardina è “una ricerca in vitro che prevede una analisi del genoma delle cellule epiteliali di polmone in seguito all’esposizione sia al fumo di sigaretta che all’aerosol dei prodotti a tabacco riscaldato nonché trattamento con nicotina. L’obiettivo è quello di analizzare le variazioni dell’espressione genica in seguito a queste condizioni sperimentali, per valutare un’eventuale correlazione con processi di infiammazione o carcinogenesi“.

Un interesse, quello della studentessa verso il mondo della riduzione del danno, cresciuto durante il percorso di formazione presso l’Università di Catania e acuitosi grazie all’esperienza maturata sotto la direzione del prof. Massimo Caruso.

Per il futuro, i goal sono ottenere dei risultati robusti dal progetto e presentarli poi al Global Forum of Nicotine del 2025 e concludere questa prima fase della carriera universitaria conseguendo la laurea magistrale”. 

La mission di KAC è quella di promuovere i principi della riduzione del danno, facilitando la condivisione di idee e risultati.

Il Tobacco Harm Reduction Scholarship Programme è stato lanciato da KAC nel 2018, con cinque obiettivi fondamentali:

  • Aumentare il volume della ricerca e della conseguente pratica nel campo della THR
  • Allargare la base di prove per le nuove tecnologie e i prodotti che contribuiscono a ridurre il fumo e migliorare sia la salute individuale che quella della popolazione.
  • Introdurre nuovi pensatori, nuove idee e nuovi metodi nel ridurre i danni del tabacco.
  • Migliorare la comunicazione del rischio utilizzando i social media e le nuove tecnologie per diffondere informazioni, in particolare a gruppi e comunità isolate
  • Mirare a luoghi e popolazioni in cui le attività e le risorse attuali sono limitate, specialmente nei paesi a basso e medio reddito dove c’è maggiore necessità di costruire capacità.

L’intervista completa a Chiara Giardina al link sottostante