Catania, 12 marzo 2025 – Le tecnologie digitali e mobile health rappresentano una promettente soluzione per il monitoraggio e la cessazione del fumo. Un nuovo studio di revisione, pubblicato su IEEE Journal of Biomedical and Health Informatics, ha analizzato lo stato attuale della ricerca e dello sviluppo in questo settore, esaminando l’efficacia di applicazioni per smartphone, dispositivi indossabili e sistemi basati su sensori.
“Stiamo portando avanti una vera e propria rivoluzione digitale nel campo della cessazione del fumo. Combinando l’intelligenza artificiale con i dispositivi indossabili e le app, il nostro team dell’Università di Catania sta creando strumenti più intelligenti e personalizzati per aiutare le persone a smettere di fumare. Grazie al monitoraggio in tempo reale e al feedback immediato, i fumatori ricevono supporto esattamente quando ne hanno bisogno, aumentando significativamente le loro possibilità di successo.” ha dichiarato il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR.
Il gruppo di informatici, che fa parte dei 100 esperti del CoEHAR, ha valutato 49 studi pubblicati tra il 2019 e il 2023, esplorando le funzionalità tecnologiche, gli esiti e i metodi di valutazione. Il team è stato guidato dal dr. Mirko Casu, ricercatore del CoEHAR, con la collaborazione della dr.ssa Giusy La Rosa e del dr. Francesco Guarnera, sotto la supervisione del prof. Sebastiano Battiato, ordinario di informatica dell’Università di Catania e del prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica dello stesso ateneo.

Come si evidenzia nello studio: i sensori indossabili e i sensori di movimento dimostrano un potenziale significativo nel combattere la dipendenza da fumo e migliorare i tassi di cessazione ma hanno bisogno di ulteriori miglioramenti perché possono ancora essere influenzati da fattori individuali, come la postura o la mano dominante, determinando variazioni di prestazione. I sensori di movimento, in particolare, raggiungono un’alta accuratezza ma incontrano sfide nella loro applicazione nel mondo reale. I modelli di machine learning e le tecniche di rilevamento tramite segnali wireless offrono risultati promettenti ed anche le app per smartphone forniscono piani personalizzati e strumenti per monitorare i progressi, ma la maggior parte si basa ancora su inserimenti manuali da parte dell’utente – rischiando dunque inadempienza o dimenticanza del loro completamento – e mancano di una rigorosa valutazione scientifica.
“La tecnologia sta cambiando il modo in cui le persone smettono di fumare“, ha dichiarato il primo autore dello studio, Dr. Mirko Casu. “La nostra analisi dimostra che la tecnologia può riconoscere il fumo con un’accuratezza superiore al 95%. Questi strumenti automatizzati eliminano la necessità dell’autovalutazione nel processo di cessazione, migliorando l’efficacia e la semplicità dei programmi per smettere di fumare e affrontando una delle maggiori sfide della cessazione smart: l’alto tasso di abbandono.”
Lo studio inoltre sottolinea anche l’importanza delle strategie psico-tecnologiche basate su interventi comportamentali e questo consente di identificare con precisione le tecniche adottate per modificare i comportamenti dei fumatori.
Con l’aumento delle iniziative di riduzione del danno e la crescente adozione di soluzioni digitali, il futuro della lotta al tabagismo potrebbe essere ad una svolta decisiva.