Ictus, infarti,neuropatie, retinopatie, nefropatie diabetiche: scegliere di fumare aggrava il quadro clinico dei pazienti affetti da diabete. Ma smettere può modificare una situazione critica di salute? Secondo l’ultimo lavoro del gruppo di ricerca di DIASMOKE, il pool di esperti internazionali coordinati dal COEHAR, abbandonare la sigaretta offre vantaggi significativi nella gestione delle complicazioni del diabete, riducendo il rischio di insorgenza di patologie complesse. 

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Con oltre 537 milioni di adulti nel mondo, il diabete mellito è una delle patologie più diffuse, che comporta l’insorgenza di complicazioni microvascolari e macrovascolari, tra le quali nefropatia diabetica, retinopatia diabetica, neuropatia, infarto e ictus.

“Purtroppo, non possiamo pensare che la gestione del diabete riguardi semplicemente l’insorgenza o il decorso della patologia. Esistono fattori di rischio legati a specifiche abitudini che aggravano il quadro clinico del paziente, aumentando il rischio di complicazioni. Tra queste, il fumo di sigaretta è uno di fattori principali da tenere sotto controllo e che deve essere oggetto di trattamenti mirati” – spiega Magdalena Walicka, del Mossakowski Medical Research Centre di Varsavia.

Il gruppo internazionale di ricerca di DIASMOKE, formato da alcuni tra i massimi esperti di diabetologia nel mondo e coordinato dal CoEHAR di Catania, studia le complesse interazioni tra i componenti tossici sviluppati dalla fumo di sigaretta e le gestione del diabete, valutando anche l’impatto dei percorsi di cessazione sia sul decorso della patologia che sull’efficacia dei trattamenti antidiabetici. 

La review “Influence of quitting smoking on diabetes-related complications: A scoping review with a systematic search strategy”, pubblicata oggi, è la prima a fornire un’analisi dettagliata supportata da evidenze scientifiche sull’influenza dei percorsi di cessazione sulle complicazioni della patologia nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

I ricercatori hanno identificato un totale di 1023 studi. Solo 26 soddisfacevano i criteri di idoneità. Sono stati inclusi un totale di 16 studi per gli esiti cardiovascolari, 6 per la nefropatia, 2 per la retinopatia, 2 per la neuropatia e 3 per il piede diabetico e la disfunzione erettile.

La ricerca suggerisce che smettere di fumare possa avere benefici significativi nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari tra gli individui con diabete di tipo 2. Gli ex fumatori generalmente mostrano un rischio inferiore di malattia coronarica rispetto ai fumatori attuali. Tuttavia, mentre alcuni studi mostrano una diminuzione significativa dei rischi di infarto miocardico e ictus ischemico tra coloro che smettono di fumare, altri non rilevano effetti significavi, forse a causa di fattori come la durata dello studio o la variazione di peso nei soggetti. È importante sottolineare invece che l’età in cui si smette di fumare gioca un ruolo cruciale: prima si smette, meglio è.

Per quanto riguarda le complicazioni microvascolari, i ricercatori hanno trovato risultati misti. Le prove più solide trovate dal gruppo di DIASMOKE riguardano la nefropatia diabetica, una patologia caratterizzata da albuminuria persistente e da un progressivo declino della funzione renale. Smettere di fumare si traduce in una sostanziale riduzione del rischio di insorgenza di questa patologiae un miglioramento delle funzioni renali nel tempo. 

Tuttavia, la relazione tra il fumo e altre complicanze diabetiche, come la retinopatia e la neuropatia, è scarsamente investigata e rimane poco chiara, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per comprendere appieno tali associazioni.

Il fumo è stato collegato all’aggravamento delle complicazioni del piede diabetico, in particolare dell’ulcerazione del piede, che è diffusa tra gli individui con diabete di tipo 2, e alla disfunzione erettile correlata al diabete. La ricerca indica che smettere di fumare porta a risultati migliorati. Questi includono una migliore perfusione degli arti, un aumento dei tassi di sopravvivenza senza amputazione e un miglioramento della funzione erettile.

La gestione del diabete dovrebbe includere una consulenza specifica per il trattamento della dipendenza tabagica” conclude Davide Campagna, membro del CoEHAR “questa è la prima review che fornisce prove in merito alla cessazione da fumo sul decorso delle complicazioni relative al diabete. Si deve pensare di strutturare interventi mirati e complessi, che si basino sia sulla comunicazione tra il personale sanitario e i pazienti affetti da diabete, sia sull’implementazione di iniziative di salute pubblica mirate a ridurre e l’incidenza del fumo tra chi soffre di diabete”.