Il CoEHAR, Centro di Eccellenza per la Riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania, ha inviato una lettera al Ministero della Salute spagnolo in merito alla recente proposta di modifica della legge antifumo che potrebbe portato il governo spagnolo a concedere la vendita dei prodotti considerati efficaci per la riduzione del danno da fumo solo ai tabaccai, eliminando così le possibilità offerte dall’acquisto di questi prodotti verso rivenditori autorizzati come i vape shop.
A tal proposito, con scadenza il 15 agosto, il Ministero della salute spagnolo ha avviato una consultazione pubblica volta alla raccolta di opinioni, testimonianze e dati scientifici da parte di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel processo di riduzione del danno.
Nonostante i progressi delle misure di controllo antifumo, il tasso di fumatori in Spagna rimane elevato.
CoEHAR apprezza l’intento del governo di rafforzare le politiche anti-fumo ma ritiene che sia necessario integrare approcci tradizionali di prevenzione e cessazione con nuove strategie di riduzione del danno per i fumatori che non riescono a smettere.
La lettera appena inviata e firmata dai vertici del CoEHAR, il fondatore prof. Riccardo Polosa ed il direttor prof. Giovanni Li Volti, evidenzia che i prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, sono significativamente meno dannosi rispetto alle sigarette convenzionali e possono aiutare i fumatori a ridurre i rischi associati al fumo e le conseguenze legate alle malattie fumo-correlate.
CoEHAR suggerisce di considerare queste differenze nei profili di danno nelle regolamentazioni, promuovendo spazi smoking free e garantendo l’accesso a informazioni certe e chiare per i fumatori adulti.
I vertici del CoEHAR, inoltre, raccomandano che la legge anti-fumo spagnola non limiti l’accesso dei fumatori adulti a prodotti di riduzione del danno e che venga promossa un’educazione pubblica sui rischi relativi dei diversi prodotti a base di nicotina.
La riduzione del danno è una strategia di salute pubblica volta a minimizzare le conseguenze negative dei comportamenti rischiosi. In Spagna, come in altri Paesi del mondo, è necessario integrare le politiche di controllo del tabacco esistenti con nuovi approcci, in particolare per i fumatori che non intendono smettere o non riescono a farlo da soli.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce la riduzione del danno come parte integrante di un approccio globale, ma lo fa solo eliminando o riducendo il consumo. Per quanto riguarda l’uso del tabacco stesso, il programma della FCTC è basato sull’astinenza.
Dalla sua fondazione, invece, il CoEHAR ha pubblicato oltre 150 articoli peer-reviewed investigando gli effetti tossicologici dei prodotti senza combustione, la loro efficacia e tollerabilità tra i fumatori, ma anche il loro impatto sulle condizioni di salute tra gli individui con malattia polmonare cronica ostruttiva che sono passati a questi prodotti. Quello che è stato scoperto è che i prodotti senza combustione:
- aiutano i fumatori a smettere di fumare;
- offrono una significativa riduzione del rischio espositivo rispetto alle sigarette convenzionali;
- sono associati a miglioramenti clinicamente rilevanti negli utenti con malattie correlate al fumo.
Basandosi sulle evidenze scientifiche raccolte finora, il CoEHAR offre tre spunti e consigli sulle proposte di modifica alla legge spagnola:
1) Promozione di spazi senza fumo: “Comprendiamo l’intento di proteggere la salute pubblica equiparando lo svapo al consumo di tabacco nei luoghi pubblici, ma è importante riconoscere le sostanziali differenze nei profili di danno tra il tabacco combustibile e i prodotti di svapo. Equiparare questi prodotti potrebbe scoraggiare i fumatori dal passare a alternative più sicure, minando così gli sforzi di riduzione del danno. Sosteniamo regolamenti che considerino i rischi ridotti associati allo svapo e ne supportino il ruolo nella riduzione del danno“
2) Pubblicità, Promozione e Sponsorizzazione: “Riconosciamo la necessità di regolamentazioni sulla pubblicità, promozione e sponsorizzazione per prevenire l’adozione da parte dei giovani. La crescente popolarità dello svapo tra i giovani non fumatori è una preoccupazione legittima ma le normative non dovrebbero essere così restrittive da limitare l’accesso dei fumatori adulti a informazioni accurate su alternative meno dannose. I social media e le recensioni dei prodotti sono fonti preziose di informazioni per i fumatori che stanno pensando di passare allo svapo. Regolamentazioni equilibrate possono garantire che, pur proteggendo i giovani, i fumatori adulti siano comunque in grado di prendere decisioni informate basate su informazioni affidabili”
3) Vendita e consumo di sigarette elettroniche: “Restrizione della vendita di sigarette elettroniche ai negozi statali di tabacco potrebbe limitare significativamente l’accesso a questi prodotti di riduzione del danno per i fumatori adulti. Una tale restrizione potrebbe involontariamente spingere i fumatori a ritornare ai tradizionali prodotti del tabacco più dannosi. Raccomandiamo di consentire la vendita di sigarette elettroniche nei negozi specializzati in vaping, dove il personale è competente e può fornire indicazioni sul loro corretto utilizzo. Inoltre, le vendite online dovrebbero essere consentite con rigorose misure di verifica dell’età per garantire che solo gli adulti possano acquistare questi prodotti”
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