Ecig tra i giovani: servono definizioni migliorate e misure di controllo potenziate
Riccardo Polosa: "Ciò che proponiamo in questo documento farà una differenza significativa nel modo in cui affrontiamo le sfide della salute pubblica"
Riccardo Polosa: "Ciò che proponiamo in questo documento farà una differenza significativa nel modo in cui affrontiamo le sfide della salute pubblica"
“L'esempio contrapposto di Paesi come Nuova Zelanda e Australia, vicini geograficamente ma profondamente lontani in termini di politiche pubbliche condivise, ci consegna un quadro chiaro di quella che è la situazione mondiale dell'applicazione delle politiche sulla riduzione del danno da fumo. Mentre l'Australia, dedita a politiche di restrizione sui sistemi a rischio ridotto, è costretta a fare marcia indietro sulle proprie posizioni, la Nuova Zelanda, con la promozione dei sistemi senza combustione come strumenti efficaci per la lotta al fumo, ha dimezzato il tasso di fumatori, fino ad arrivare alla quasi eradicazione del problema” - ha spiegato il prof. Polosa.
Questo studio unico al mondo ha analizzato come il fumo di sigaretta possa alterare i percorsi metabolici dei farmaci antidiabetici, con implicazioni significative per l'efficacia terapeutica e la sicurezza dei pazienti diabetici.
Grazie all'ulteriore finanziamento tramite i fondi del PNRR Heal Italia i ricercatori del CoEHAR avviano una ulteriore collaborazione con le Università di Bari e Palermo per il progetto Diasmoke
“In accordo con le linee guida dell’OMS, intendiamo proteggere i giovani dalla dipendenza da fumo ma vogliamo farlo ascoltando direttamente la loro opinione e i loro bisogni” - ha spiegato il prof. Li Volti che si è anche impegnato a formalizzare i contenuti nel dibattito con un documento condiviso. “Invieremo i risultati di questo confronto direttamente al tavolo dei rappresentanti del Ministero della Salute - ha aggiunto - per consentire loro di definire proposte di politica pubblica in linea con quanto sin qui emerso”.
Ictus, infarti,neuropatie, retinopatie, nefropatie diabetiche: scegliere di fumare aggrava il quadro clinico dei pazienti affetti da diabete. Ma smettere può modificare una situazione critica di salute? Secondo l’ultimo lavoro del…
In occasione del World No Tobacco Day 2024, il CoEHAR (Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell'Università di Catania) in collaborazione con LIAF (Lega Italiana Anti…
I risultati sono stati inclusi nella review “Behavioural therapy for people with diabetes who smoke: a scoping review”, pubblicata su Journal of Primary Care and Community Health : ad oggi, emerge chiaramente come i pazienti che soffrono di diabete non siano oggetto di trattamenti mirati e che ci sia ampio spazio per progressi. Sembra, infatti, che terapie più strutturate e intensive possano giovare ai pazienti diabetici nel dire addio al fumo di sigaretta, mentre ancora poco si sa della possibile interazione tra le terapie comportamentali e quelle farmacologiche sostitutive della nicotina.
Catania, 29 Aprile, 2024 - Questa mattina nell'ambito della sessione di laurea di Aprile del Corso di Laurea in Biotecnologie dell'Università di Catania sono state discusse altre quattro tesi sul…
La riduzione del danno e la diminuzione delle malattie fumo correlate quanto inciderebbe sulle strategie di politica sanitaria internazionale? Ci sarebbero meno accessi in ospedale senza fumo di sigarette convenzionali? La risposta la daranno i questionari somministrati a più di 3000 pazienti ospedalizzati a cui verrà analizzata l’abitudine tabagica e l’eventuale uso di prodotti senza combustione al fine di valutare le cause di accesso in ospedale e gli esiti successivi delle malattie riscontrate.