70000 svapatori americani testimoniano che gli aromi per e-cig più dolci aiutano a smettere e impediscono le ricadute

Un sondaggio, condotto su circa 70000 svapatori adulti americani esclusivi e non, ha evidenziato che gli aromi più utilizzati per smettere di fumare sono quelli alla frutta, ai prodotti da forno e al cioccolato. Gusti considerati utili anche per prevenire e diminuire il rischio di ricadute, ma il timore per la dipendenza giovanile incoraggia regolamentazione statali rigide. 

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Lettera CoEHAR a Substance Abuse: studi su giovani e vaping

Secondo il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR: "Questa piccola ricerca qualitativa ha semplicemente confermato ciò che già sapevamo: che i giovani sono desiderosi di esplorare nuove esperienze, con il vaping che potrebbe essere una di esse. Una limitazione critica di questa ricerca è l'assenza di informazioni su come questi partecipanti siano stati resi edotti sulle implicazioni per la salute e sulla dipendenza da nicotina/vaping. Per lavorare verso un mondo senza fumo, è essenziale che la nostra comunicazione sul rapporto rischio-beneficio del vaping sia accurata e veritiera".

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Primo trial randomizzato al mondo valuta l’uso della vareniclina per smettere di svapare

L'uso del farmaco, associato a un innovativo programma di assistenza per la cessazione da svapo, si è rivelato sicuro ed efficace per abbadonare le e-cig. Un approccio che ha anche ridotto le possibilità di ricaduta sia per li svapo che per il fumo di sigaretta.

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CoEHAR smentisce i risultati di uno studio sull’infiammazione polmonare da vaping

Secondo il prof. Polosa: “Lo studio non presenta nessun nesso di causalità tra il dato rilevato e l’ipotesi secondo la quale ci sarebbero complicazioni per la salute per gli svapatori”. Anzi, come spiega lo scienziato catanese: “La scarsa riproducibilità degli esami e il campione ristretto dello studio non permette di dare una risposta precisa e scientifica sull’infiammazione polmonare causata dal vaping proprio perché non prende in considerazione fattori fondamentali, come la pregressa abitudine tabagica degli svapatori”.

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Come identificare gli errori di interpretazione negli studi sulle ecig? Ecco la “guida” dei ricercatori del CoEHAR

I ricercatori del progetto In Silico Science del CoEHAR hanno sviluppato una tecnica per individuare i cosiddetti “spin bias”, ovvero gli errori che portano ad una interpretazione distorta intenzionale o non intenzionale dei risultati della ricerca. 

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Focus su rischio clinico globale. L’intervento del prof. Polosa a Roma

L’evento, moderato dalla Prof.ssa Carla Bruschelli, ha avuto tra i suoi relatori anche il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo, e docente di Medicina Interna presso l’Università di Catania. Tema dell’intervento, il paziente con BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) con dipendenza dal fumo, che ha definito “difficile, perché ha uno storico prolungato che ha creato una forte alleanza con la sigaretta. Dunque, smettere di fumare lo porta a una grande forma di infelicità, perché rappresenta una perdita”.

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Jakarta, al via le iniziative di diplomazia accademica per contrastare le abitudini al fumo

A partecipare all’evento, coordinato dal prof. Ronny Lesmana(docente di Fiosiologia della Facoltà di Medicina dell’Università di Padjadjaran e membro del progetto Replica) anche l’ambasciatore italiano a Jakarta, Capo dell’Ufficio economico e commerciale, Giovanni Finarelli. Con lui il fondatore del CoEHAR, prof. Riccardo Polosa che ha portato i saluti dell’ateneo catanese alla kermesse indonesiana e la ricercatrice di Replica, dr.ssa Lia Emma dell’Università di Catania.

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Diabete e fumo: in arrivo nuove linee guida. A Catania un meeting internazionale sul tema

A confermarlo un gruppo di esperti di diabete che si è riunito a Catania dal 30 al 31 Marzo in occasione del meeting internazionale promosso dal CoEHAR dell'Università di Catania nell'ambito del progetto Diasmoke e dedicato alla riduzione del danno da fumo.

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CoEHAR e LIAF nelle scuole: il fumo riduce la possibilità di diventare genitori

Questa mattina presso il Liceo Linguistico dell'Istituto statale "F. De Sanctis" di Paternò i ricercatori della LIAF e del CoEHAR hanno incontrato gli studenti per parlare di danni fumo correlati e di abitudini malsane.

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Università di Catania: neo ricercatrice su un progetto PNRR su Harm Reduction

Rosalia Emma ha conseguito la laurea in Biologia Sanitaria presso l’Università degli Studi di Catania, un dottorato di ricerca in Biomedicina Traslazionale e firmato decine di pubblicazioni scientifiche sul tema della riduzione del danno. Non a caso, la prof.ssa Emma è attualmente membro del team scientifico del progetto Replica 2.0, coordinato proprio dal CoEHAR. 

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