Tecnologia applicata alla salute, il 3 e il 4 aprile 2025 a Catania il secondo meeting scientifico sullo stato di avanzamento dei progetti ANTHEM, tra le principali iniziative di ricerca italiane ed europee finanziate dal PNC (Piano Nazionale Complementare al PNRR)

L’Università di Catania ospita il secondo meeting scientifico sullo stato di avanzamento dei progetti ANTHEM – Advanced Technologies for Human-centEred Medicine, tra le principali iniziative di ricerca italiane ed europee legate al PNRR. L’evento si svolge giovedì 3 e venerdì 4 aprile 2025 presso il Grand Hotel Baia Verde di Aci Castello (Catania).

La due giorni si apre (giovedì 3 aprile alle 14,15) con i saluti istituzionali di Francesco Priolo (rettore Università di Catania), Stefano Paleari (presidente Fondazione ANTHEM), Giovanna Iannantuoni (presidente CRUI e rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca), Antonio Zoccoli presidente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Francesco Ciancitto (membro XII Commissione Affari Sociali della Camera), Luigi Sunseri (presidente commissione Affari Europei della Regione Sicilia), Ruggero Razza (membro Commissione sanità pubblica Parlamento Europeo) ed Enrico Trantino (sindaco di Catania).

Il convegno si articola in sei sessioni di lavoro, coordinate da docenti ed esperti di rilievo:

  • Trattamenti innovativi, strumenti e sensori per la diagnosi – Valerio Vercesi (INFN)
  • Ottimizzazione del monitoraggio sanitario e ambientale – Donatella Sciuto (Politecnico di Milano) e Sergio Cavalieri (Università di Bergamo)
  • Intelligenza Artificiale e imaging per la salute – Paolo Napoletano (Università di Milano-Bicocca)
  • Diagnosi e trattamento del cancro – Marcello Maggiolini (Università della Calabria)
  • Medicina di precisione e supporto alle decisioni cliniche – Caterina Rizzi (Università di Bergamo)
  • Metodi preclinici e somministrazione dei farmaci –Laura Russo (Università di Milano-Bicocca)

Venerdì 4 aprile è prevista una Opening Lecture di Chiara Vescovi (ReD OPEN) sul tema Ricerca clinica e innovazione: le regole del gioco tra diritto, AI e dati sanitari.

In conclusione, alle ore 18, gli interventi di Giovanni Li Volti (Università di Catania, coordinatore Spoke 4), Guido Cavaletti (Università di Milano-Bicocca, coordinatore scientifico ANTHEM) e Andrea Aliverti (Politecnico di Milano, coordinatore Spoke 3).

Con un investimento di 123 milioni di euro da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, ANTHEM si conferma un progetto strategico per la trasformazione del sistema sanitario nazionale, grazie al contributo congiunto di università, ospedali, enti pubblici, realtà private, associazioni di pazienti e società civile (fondazioneanthem.it)

ANTHEM è un’iniziativa di ricerca nata per sviluppare tecnologie e percorsi innovativi e multidisciplinari in ambito sanitario e assistenziale.

123 milioni di euro, finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, per migliorare la cura e la qualità della vita di pazienti fragili, cronici e colpiti da patologie ad oggi senza terapia. Le attività di ANTHEM sono articolate in quattro Spoke, cioè quattro ambiti di ricerca specifici. Il coordinatore dello Spoke 4 è il prof. Giovanni Li Volti, direttore del CoEHAR.

Guarda le interviste

COSA HANNO DETTO

Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania: “I fondi del PNRR vengono impiegati in modo efficiente. Il nostro ateneo partecipa a oltre 30 progetti, accomunati dalla collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese, con l’obiettivo di trasformare la ricerca in innovazione concreta nei settori strategici per il Paese. Stiamo inoltre investendo con decisione sui giovani ricercatori, talenti di altissimo livello che è fondamentale trattenere nel sistema italiano della ricerca anche dopo la stagione del PNRR.”

Stefano Paleari, presidente della Fondazione ANTHEM: “Il PNRR è un progetto nazionale che unisce il Paese e ha un valore non solo scientifico, ma anche politico, perché incide direttamente sulla società e sui cittadini. Tutti i 28 progetti ANTHEM stanno avanzando in modo coordinato e cooperativo, grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca, istituzioni e imprese. Abbiamo individuato nel bene comune il fine ultimo dello sviluppo tecnologico per la salute. La Legge di Bilancio ha previsto un futuro oltre il 2026 per progetti come ANTHEM, nell’ambito del Piano Nazionale Complementare (PNC), ma le risorse saranno proporzionate ai risultati raggiunti. Continueremo a fare sempre di più per meritarci il massimo supporto.”

Giovanna Iannantuoni, presidente CRUI e rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca: “ANTHEM nasce con una forte ambizione scientifica: contribuire a colmare il divario tecnologico tra l’Europa – e l’Italia – e potenze come Cina e Stati Uniti. L’alleanza tra settore pubblico e privato, mondo della ricerca, istituzioni e industria, con il coinvolgimento anche dei cittadini, è strategica per generare un impatto concreto. Guardando al post PNRR, non possiamo permetterci di perdere la sfida della competitività: dobbiamo continuare a creare valore per il nostro Paese, i nostri cittadini e i nostri giovani, producendo innovazione che migliori la qualità della vita.”

Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: “ANTHEM rappresenta un investimento unico nella ricerca, che ha permesso di migliorare e costruire nuove infrastrutture, rispondendo a un’esigenza reale per il nostro Paese. Ha inoltre favorito la collaborazione tra comunità diverse, pubblico e privato, specializzazioni e competenze differenti, mettendo sempre al centro l’essere umano. La vera sfida ora è preservare questo spirito di cooperazione: il lascito di ANTHEM dovrebbe essere proprio la capacità di lavorare insieme.”

Enrico Trantino, sindaco di Catania: “Catania sta lavorando con determinazione per diventare sempre più attrattiva per i giovani. Sono molte le iniziative avviate o in fase di avvio, spesso in collaborazione con grandi aziende come ST Microelectronics, per creare opportunità di ricerca e occupazione di qualità sul territorio. Progetti come ANTHEM si inseriscono perfettamente in questa strategia.”

Francesco Ciancitto, membro della XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati: “Per migliorare il servizio sanitario nazionale è fondamentale investire nella digitalizzazione, in tecniche interventistiche meno invasive e nella diagnosi precoce: solo così possiamo garantire cure di qualità ai cittadini. L’investimento in ricerca deve proseguire, anche per rendere la Sicilia più attrattiva. ANTHEM sta già offrendo un contributo significativo e continuerà a farlo.”

Luigi Sunseri, presidente della Commissione Affari Europei della Regione Sicilia: “ANTHEM dimostra che anche in Sicilia si fa ricerca di qualità, con investimenti mirati sui giovani, sulle università e sui centri di ricerca pubblici. Le risorse europee del PNRR sono state impiegate con criterio. Ora dobbiamo guardare oltre il 2026 e immaginare il futuro.”

Ruggero Razza, membro della Commissione per la Sanità Pubblica del Parlamento Europeo: “La Sicilia ha la capacità di sviluppare progetti fortemente innovativi, e ANTHEM ne è la prova. Qui si trovano alcuni dei cluster più importanti della ricerca farmaceutica italiana. Al di là delle divisioni politiche, dobbiamo interrogarci su come garantire, tra vent’anni, un diritto alla salute universale come lo conosciamo oggi. La ricerca è la chiave per rendere sostenibili le cure, e ANTHEM può dare un contributo essenziale in questa direzione.”