Una review pionieristica valuta il nesso di causalità tra l’uso di ecig e i risvolti sulla salute e prende in esame 755 studi ,condotti negli ultimi 5 anni, che hanno riportato di danni alla salute provocati dall’uso di sigarette elettroniche
hamr reduction scoping review

Recentemente, la Commissione Europea ha divulgato un rapporto in cui sottolineava con fervore i danni causati dall’utilizzo per un tempo prolungato dei dispositivi elettronici a rilascio di nicotina, richiedendo che venissero sottoposti alle medesime stringenti regole di vendita e produzione valide per tutti i prodotti a base di tabacco. Ma ci siamo chiesti su cosa si basano le decisioni dei governi? E se gran parte delle fonti utilizzate dagli organi di governo provenisse da studi di scarsa qualità?

Link allo studio

Una review pionieristica valuta il nesso di causalità tra l’uso di ecig e i risvolti sulla salute e prende in esame 755 studi ,condotti negli ultimi 5 anni, che hanno riportato di danni alla salute provocati dall’uso di sigarette elettroniche.

Di tutti le ricerche, solo 37 sono eleggibili secondo precisi criteri di qualità scientifica.

Mettendo in comparazione gli studi selezionati e valutando in modo critico il loro contenuto, si è potuto affermare che le elettroniche sono più sicure delle convenzionali bionde.

Quando si tratta di divulgare una corretta informazione scientifica in merito ai possibili danni delle sigarette elettroniche, si dovrebbe procedere basandosi su studi che possano davvero essere definiti scientificamente rilevanti” – ha spiegato il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR e a capo di un pool di ricercatori internazionali.

“Una corretta ottimizzazione del design degli studi, l’uso di indicatori clinico-funzionali clinicamente rilevanti e la valutazione corretta del nesso di causalità sono criteri irrinunciabili per giungere a risultati scientificamente validi” – ha aggiunto Cother Hajat della Università degli Emirati Arabi Uniti.

A scoping review of studies on the health impact of electronic nicotine delivery systems” è una review che ha valutato la forza argomentativa, la qualità e la struttura degli studi che associano all’utilizzo dei dispositivi elettronici a rilascio di nicotina un particolare outcome negativo in termini di salute, attestando dunque il rapporto tra uso e possibili degenerazioni patologiche.

Per valutare l’impatto netto in termini di salute proveniente dall’uso di dispositivi elettronici, bisogna infatti comparare i benefici derivanti dallo smettere di fumare con i potenziali danni o benefici derivanti dal passaggio alle elettroniche.

Utilizzando una scala valutativa per determinare la qualità degli studi, è risultato che di dei 37 studi valutati, ben il 54% riceveva un punteggio piuttosto basso.

Più alti qualitativamente gli studi che hanno valutato un potenziale outcome positivo in termini di salute derivante dall’uso di questi dispositivi, a differenza della qualità generale piuttosto bassa di quelli concentrati solamente sui possibili effetti dannosi.  

Il dato allarmante è che gli studi qualitativamente scarni sono stati determinanti per la valutazione espressa dalla Commissione Europea sull’uso delle ecig: uno di questi, attestava ad esempio la correlazione tra uso di dispositivi elettronici e possibilità di incorrere in un infarto al miocardio.

Una successiva analisi dei dati ha dimostrato che i dati sulla patologia precedevano di almeno un decennio il primo uso di una sigaretta elettronica.

A causa di ricerche del genere, la percezione dell’opinione pubblica sulle ecig è peggiorata, evidenziando la necessità di diffondere una corretta informazione sui possibili rischi o benefici di questi prodotti.

  • Dalla review, infatti, non sono emerse prove che colleghino l’utilizzo dei dispositivi elettronici a patologie cardiovascolari: al contrario, si evidenziano benefici per pazienti affetti da ipertensione.
  • Discorso analogo per i pazienti a effetti da particolari patologie polmonari, come la BPCO: passare dalle sigarette convenzionali alle sigarette elettroniche si è tradotto in un miglioramento delle esacerbazioni della malattia, senza prove di un deterioramento polmonare nel lungo periodo o di un aumento del rischio di sviluppare forme asmatiche.

Prove in linea con molti degli studi condotti dal CoEHAR, il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università di Catania, il cui fondatore, Riccardo Polosa, autore dello studio, ha voluto commentare così i risultati:

E’ sorprendente notare che sono davvero pochi gli studi di qualità che possono essere considerati veramente informativi del rapporto rischio beneficio delle nuove tecnologie a rischio ridotto in termini di loro impatto sulla salute. Siamo orgogliosi di poter affermare che la ricerca targata CoEHAR si piazza tra i migliori dell attuale panorama scientifico.

È disarmante notare che molte autorità sanitarie si rifanno a ricerche di scarsa qualità pur di insistere nel perpetuare la campagna di disinformazione nei confronti dei prodotti elettronici”.