CoEHAR in Caritas: venerdì 20 dicembre
https://youtu.be/c8MwOQp4TxI CoEHAR in Caritas e’ il progetto di donazione e assistenza che la società ECLAT srl (spin off dell’Università di Catania) in collaborazione con il CoEHAR (Centro di Ricerca per…
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Catania, 22 Novembre 2024 - Durante un seminario dedicato al Medicina Interna e tenutosi oggi presso l'Università di Catania sotto il timbro del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'ateneo,…
Catania, 4 novembre 2024 – Si è tenuta lo scorso mercoledì 30 ottobre a Catania la Conferenza annuale del CoEHAR coordinata dal fondatore del Centro di Ricerca dell’Università di Catania,…
Sono aperte le prenotazioni per il nuovo testo “Medicina Interna: Metodologia, Semeiotica, Fisiopatologia, Clinica, Terapia Medica”: alla stesura hanno partecipato 29 autori italiani, tra docenti e collaboratori. Tra questi, anche il prof.…
Una nuova review condotta dai ricercatori del CoEHAR e da esperti internazionali ha analizzato gli studi che hanno valutato le emissioni delle sigarette elettroniche, confermando i bassi livelli di composti…
L’uso esclusivo di sigarette elettroniche o tabacco riscaldato può essere associato a una riduzione dell’accumulo di placca dentale e tartaro rispetto al fumo di sigaretta convenzionale, suggerendo un impatto potenzialmente meno dannoso sulla salute orale. Questi risultati potrebbero essere particolarmente convincenti per i fumatori preoccupati per l’igiene dentale e problemi correlati come l’alitosi.
“L'esempio contrapposto di Paesi come Nuova Zelanda e Australia, vicini geograficamente ma profondamente lontani in termini di politiche pubbliche condivise, ci consegna un quadro chiaro di quella che è la situazione mondiale dell'applicazione delle politiche sulla riduzione del danno da fumo. Mentre l'Australia, dedita a politiche di restrizione sui sistemi a rischio ridotto, è costretta a fare marcia indietro sulle proprie posizioni, la Nuova Zelanda, con la promozione dei sistemi senza combustione come strumenti efficaci per la lotta al fumo, ha dimezzato il tasso di fumatori, fino ad arrivare alla quasi eradicazione del problema” - ha spiegato il prof. Polosa.
Questo studio unico al mondo ha analizzato come il fumo di sigaretta possa alterare i percorsi metabolici dei farmaci antidiabetici, con implicazioni significative per l'efficacia terapeutica e la sicurezza dei pazienti diabetici.
“In accordo con le linee guida dell’OMS, intendiamo proteggere i giovani dalla dipendenza da fumo ma vogliamo farlo ascoltando direttamente la loro opinione e i loro bisogni” - ha spiegato il prof. Li Volti che si è anche impegnato a formalizzare i contenuti nel dibattito con un documento condiviso. “Invieremo i risultati di questo confronto direttamente al tavolo dei rappresentanti del Ministero della Salute - ha aggiunto - per consentire loro di definire proposte di politica pubblica in linea con quanto sin qui emerso”.
Ictus, infarti,neuropatie, retinopatie, nefropatie diabetiche: scegliere di fumare aggrava il quadro clinico dei pazienti affetti da diabete. Ma smettere può modificare una situazione critica di salute? Secondo l’ultimo lavoro del…