CoEHAR e LIAF nelle scuole: il fumo riduce la possibilità di diventare genitori

Questa mattina presso il Liceo Linguistico dell'Istituto statale "F. De Sanctis" di Paternò i ricercatori della LIAF e del CoEHAR hanno incontrato gli studenti per parlare di danni fumo correlati e di abitudini malsane.

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Gravidanza: studio CoEHAR dimostra la scarsa conoscenza dei metodi per smettere 

E' necessario investire nella prevenzione e nell’educazione sui danni del fumo durante la gravidanza e aumentare il grado di sensibilizzazione verso le terapie di provata efficacia.

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Università di Catania: neo ricercatrice su un progetto PNRR su Harm Reduction

Rosalia Emma ha conseguito la laurea in Biologia Sanitaria presso l’Università degli Studi di Catania, un dottorato di ricerca in Biomedicina Traslazionale e firmato decine di pubblicazioni scientifiche sul tema della riduzione del danno. Non a caso, la prof.ssa Emma è attualmente membro del team scientifico del progetto Replica 2.0, coordinato proprio dal CoEHAR. 

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CoEHAR testa la prima app al mondo per le abitudini alimentari dei fumatori che vogliono smettere

Nella recente pubblicazione “Development and user evaluation of a food-recognition app (FoodRec): Experimental Data and Qualitative Analysis”, il gruppo di ricerca accademica interdisciplinare di informatici, psicologi clinici e medici ha spiegato come è stata creata e testata un'app per il riconoscimento del cibo per monitorare i cambiamenti dell’umore e le abitudini alimentari dei fumatori durante uno studio pilota

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Stati Uniti, Serbia, Marocco e Indonesia: Catania capitale mondiale della Riduzione del Danno

“La riduzione del danno è la chiave di ricerca per la scienza del futuro. Ridurre i danni significa migliorare la qualità di vita delle persone e consentire loro una libera scelta” – cosi il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR ha inaugurato stamane la seconda era del progetto di ricerca Replica 2.0 che vedrà la collaborazione internazionale di 5 Paesi diversi. “Catania dunque ancora una volta capitale mondiale della ricerca antifumo grazie alle attività di ricerca avviate dal CoEHAR”.  

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Pazienti con spettro schizofrenico: il fumo danneggia anche amici e parenti

L’abitudine al fumo è percepita come dannosa e arreca disagi anche a chi sta vicino ai pazienti affetti da schizofrenia che possono arrivare a fumare anche 60 sigarette al giorno. Se aiutiamo un paziente affetto da malattie mentali a smettere di fumare, riusciamo anche a migliorare la qualità di vita delle persone che lo circondano.  

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Motore sanità: I prodotti senza combustione come una forma di prevenzione parziale

Pollenzo, 17 febbraio 2023 – “12,4 milioni di fumatori in Italia sono la prova che il proibizionismo non paga”. Così commenta il Dottor Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità, nel…

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Fumo – Polosa: “Legge Sirchia va rivista non potenziata. E-cig meno dannose delle convenzionali”

Il punto è che la Legge Sirchia compie 20 anni e come ogni strumento di tutela e prevenzione va aggiornato e rivisto, non ampliato. Venti anni fa gli strumenti di riduzione del danno non esistevano nemmeno.

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BPCO: una nuova ed innovativa review conclude che le elettroniche possono portare benefici ai pazienti che non vogliono smettere di fumare 

I pazienti con BPCO che hanno difficoltà a smettere di fumare dovrebbero infatti prendere in considerazione la possibilità di sostituire le sigarette convenzionali con prodotti senza combustione come le sigarette elettroniche o i prodotti a base di tabacco riscaldato.

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